Como e l’addio al Luna Park, i giostrai oggi in Comune: “Ricorso al Tar. Il sindaco chiude ogni dialogo. Mai successo in altre città”
Muro contro muro, ad alcuni mesi di distanza dalla frattura (qui gli tutti gli articoli) gli imprenditori del Luna Park sono tornati in Comune di Como. Un incontro unicamente tecnico, con il dirigente del settore Commercio e Suevco (Sportello Unico Eventi) Valentino Chiarion e il geometra Michele Gaio da una parte, dall’altra una quarantina di giostrai. Agli uffici il compito di ribadire la decisione del sindaco Alessandro Rapinese di una riduzione drastica dell’area disponibile per le giostre. “Ci danno meno di 5mila metri quadrati, punto, mentre il Luna Park nella sua interezza ne occuperebbe 28mila – spiega Mario Maggi, portavoce degli imprenditori – Non c’è nessun dialogo con questo sindaco, ma noi crediamo che il lavoro sia sacro per tutti”.
Quindi ridurrete le attrazioni?
Ma secondo lei ci mettiamo a decidere sulla pelle delle famiglie, tu sì e tu no? Noi proseguiamo nella battaglia legale, abbiamo dato mandato a un avvocato per il ricorso al Tar. La legge 337 riconosce la funzione sociale dello spettacolo, deciderà un giudice, ma a queste condizioni il Luna Park non può più venire a Como.
L’area di Muggiò nei piani del Comune ha però destinazione sportiva.
Certo, non siamo ottusi da non capire lo sviluppo di una città. Speriamo che a Como servono la piscina, il palasport, anche quello è creare posti di lavoro. Noi non ci fossilizziamo su Muggiò, che peraltro al momento è libera. Abbiamo chiesto di trovare un’area diversa, ma dall’altra parte il sindaco ha chiuso ogni tipo di dialogo.
Ma avete problemi soltanto a Como o è una linea anche di altre città?
Solo a Como e con questo sindaco, dall’inizio. Veniamo qui una vita, in piazze diverse anche. Mia nonna metteva la giostra davanti a dove oggi c’è la Questura. I miei genitori in tempo di guerra portarono un’autopista a Muggiò. Io mi sono sposato a Como e a Muggiò vengo ormai da quarant’anni. Davvero non si può cancellare tutto per una presa di posizione. Un collega è partito alle 5 da Perugia, ieri hanno fatto una festa per il 100° anniversario del Luna Park, con il sindaco in Comune. A Pavia hanno identificato un’area nuova in una cerimonia con il sindaco e il vescovo. Possibile che solo a Como non si vogliano le giostre?
Non sono mancati momenti di tensione al termine dell’incontro, quando alcuni giostrai hanno visto entrare il sindaco Rapinese a Palazzo Cernezzi e cercato di presentare le proprie ragioni. La battaglia, come detto, si sposta ora nel tribunale amministrativo.